Compra Cartaceo/PDF del n.21

Compra solo PDF del n.21

 

 

 

L’EDITORIALE

 

LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO PENSIERO CRITICO

La crisi economica ha sollecitato la borghesia, piuttosto che a un ripensamento sul fallimento del neo-liberismo, a un salto di qualità. Il modello sociale europeo e la contrattazione sindacale sono stati denunciati come incompatibili. In Italia la crisi verticale dei partiti di massa e la crisi del sindacalismo confederale hanno concorso potentemente a questo esito. L’eutanasia della sinistra si è resa così manifesta di fronte alla crisi del capitalismo finanziario globalizzato e alla sospensione della democrazia. Ecco perché sulla riforma del mercato del lavoro abbiamo avuto una non trattativa, con l’assenza clamorosa e totale dei lavoratori. A questo processo costituente autoritario, centralistico, tecnocratico, si deve poter opporre un altro e opposto processo costituente, dal basso, democratico, partecipato, diffuso, plurale, per affermare un modello economico e sociale fondato sulla libertà della persona, sull’eguaglianza e su una nuova alleanza tra l’uomo e la natura. Per far ciò occorre risolvere un problema generale, quello della riunificazione, della generalizzazione e della continuità dei movimenti. In altre parole: il problema della costruzione del soggetto unitario dell’alternativa e del cambiamento.

FAUSTO BERTINOTTI

 

 

TEMI

 

IL GOVERNO MONTI COME GOVERNO COSTITUENTE

 

LA ROTTAMAZIONE DEI CAPISALDI DELLA CIVILTA’ DEL LAVORO

La borghesia “globalista” ha ritenuto che l’unica possibilità di ottenere i suoi obiettivi fosse quella di assumere direttamente il controllo dello Stato, come non si vedeva dai tempi di Minghetti, e di usarlo in modo forte per ridisegnare l’intera società italiana. Essa non indietreggerà facilmente da questo progetto e, probabilmente, non tornerà a cedere il potere acquisito.

FRANCESCO GARIBALDO E TIZIANO RINALDINI

 

SE A COMANDARE E’ IL DITTATORE BENEVOLO’

Gli organismi e le procedure decisionali dell’Ue sono conformati secondo la logica del ‘dittatore benevolo’ costituito da Consiglio Europeo, Commissione, Ecofin, Bce. Sono poteri opachi e irresponsabili nei confronti dei cittadini, chiamati a rispondere al mercato. Accettare i Trattati e, da ultimo, il Patto Fiscale significa legittimare un’oligarchia garante solo del suo funzionamento.

FRANCO RUSSO

 

  

L’ARGOMENTO

 

LE DIFFICOLTA’ DEGLI OPPOSITORI AL GOVERNO MONTI

A) LE ORGANIZZAZIONI

 

RIDEFINIAMO L’ORIZZONTE, RIPARTIAMO DALLE FABBRICHE

Questa crisi chiede a tutti di ridefinirsi, di percorrere la strada della democrazia integrale, ovvero di compiere scelte insieme con i lavoratori e non solo per i lavoratori. Crediamo che sia necessario abbassare il centro delle decisioni dalle segreterie delle centrali sindacali ai luoghi di lavoro, per tenere conto delle condizioni materiali, dei problemi concreti e delle aspirazioni delle persone.

GIORGIO AIRAUDO

 

INCHIESTA SULLA FIAT, NUOVA FRONTIERA DELLO SFRUTTAMENTO

I ritmi impossibili alla catena di montaggio, le pause cancellate, le umiliazioni e le discriminazioni dei capi, le denunce dettagliate delle donne, i silenzi e gli sfoghi al telefono: reportage dagli stabilimenti dove sono in vigore le nuove regole imposte da Marchionne. L’ultimo atto della tragedia si conclude con la cacciata del sindacato più rappresentativo, la Fiom. Ma la resa non è stata dichiarata.

RITANNA ARMENI

 

SE LA CLASSE FA PROPRIE LE RAGIONI DEL SUO AVVERSARIO

Non sarà facile innescare un nuovo ciclo virtuoso e vincente, soprattutto per lo stato non reattivo in cui sembra versare il movimento di classe. Certamente questo avverrà con molta più difficoltà se non sapremo impedire che l’egemonia della borghesia e del capitale cresca sulle macerie ideologiche e pratiche che la sinistra, politica e sindacale, ha prodotto.

PIERPAOLO LEONARDI

 

ACQUA BENE COMUNE, IL RISCHIO DEL SOGGETTO “SETTORIALE”

Senza un salto verso un movimento dei beni comuni, se non s’inizia a costruire un nesso con l’altro grande tema che decide del timbro del modello sociale e produttivo, il lavoro (che, però, non è un bene comune), il movimento vincitore della straordinaria sfida referendaria rischia di diventare un soggetto “settoriale” e di ripiegare. La battaglia contro la regressiva ipotesi della Megautility del Nord.

CORRADO ODDI

 

OSTACOLI E RESISTENZE ALLA RICONVERSIONE ENERGETICA

Il liberismo corrisponde a una micidiale accelerazione, ma è la stessa concezione spazio/tempo che l’Occidente ha imposto al resto del pianeta a farci correre verso il disastro. Non è, quindi, solo la globalizzazione a mettere a rischio la nostra civiltà, lo sono anche l’annullamento delle specificità territoriali e culturali, la distruzione delle biodiversità, l’affanno competitivo.

MARIO AGOSTINELLI

 

 

LE DIFFICOLTA’ DEGLI OPPOSITORI AL GOVERNO MONTI

B) LE ESPERIENZE SOCIALI

 

IL MOVIMENTO NO TAV ALLE PRESE CON IL GOVERNO DEI TECNICI

Con il nuovo governo la storia non è cambiata. Anzi, si ripropone con più forza il tentativo di descrivere e trattare il movimento No Tav come una normale faccenda di ordine pubblico. Solo così l’esecutivo si può sottrarre al confronto di merito e occultare la sua ragion d’essere, quella della tutela dei privilegi delle classi dirigenti nel presente, con provvedimenti che ipotecano il futuro di tutti.

IVAN CICCONI

 

FINCANTIERI E LA CONTINUITA’ TRA PRODI, BERLUSCONI E MONTI

Pur nell’alternanza politica, tutti i governi che si sono succeduti - da Berlusconi a Prodi, dal Berlusconi del 2008 a Monti - hanno dimostrato un’assoluta continuità: inefficacia dei rari interventi effettuati e disattenzione sulle scelte del management rispetto al loro rapporto con l’interesse complessivo del Paese. Una vertenza che, invece, resta centrale per gli annunciati obiettivi di crescita.

ALESSANDRO PAGANO

 

I PIENI E I VUOTI DEL TEATRO VALLE OCCUPATO DI ROMA

Tenere duro sull’occupazione del Valle è importante. Ma nel “come” passa tutta la differenza del mondo. Molti accusano gli occupanti del Teatro di essere autoreferenziali. Ma, forse, il problema è proprio opposto e ha a che fare con un rischio di dispersione dell’esperienza. Sarebbe invece opportuno che gli altri movimenti trovino nel Valle una casa preziosa dentro cui nutrire e irradiare le idee.

KATIA IPPASO

 

 

SAGGI

 

LE DINAMICHE DELLA POLITICA IN OCCIDENTE

 

BANLIEUE E DOUDULE, STORYTELLING DEI SOCIALISTI FRANCESI

MARCO ASSENNATO

 

IL VENTO DEL CAMBIAMENTO SOFFIA DALLA GRECIA

DIMITRI PAPADIMOULIS

 

STATI UNITI, LA LEZIONE DELLE PRIMARIE REPUBBLICANE

LUCIA ANNUNZIATA

 

IL FATTO

 

ETERNIT, LA NOSTRA LOTTA PER LA GIUSTIZIA E LA BONIFICA

BRUNO PESCE

 

 

APPROFONDIMENTI

 

MANIFESTO DEL NUOVO REALISMO

MAURIZIO FERRARIS

 

APPUNTI E RIFLESSIONI SULLA MARX RENAISSANCE

ALFONSO GIANNI

 

I NUOVI VOLTI DI KARL MARX

MARCELLO MUSTO

 

RICCHEZZA E APORIE DEI MARXISMI ERETICI

STEFANO PETRUCCIANI

 

IL RITORNO DEL CAPITALISMO DI STATO

LUIGI CAVALLARO

 

 

L’OSPITE

 

IL BEN-ESSERE CHE INIZIA DAL MERCATO DEL LAVORO

CATIA ELIANA GENTILUCCI

 

DEMOCRAZIA ECONOMICA, CONDIZIONE PER USCIRE DALLA CRISI

ENRICO GRAZZINI

 

SVILUPPO E LAVORO. RIPARTIAMO DALLE “BUONE PRATICHE”

PAOLO FRANCO E GIANNI MARCHETTO

 

 

IL DOCUMENTO

 

MATERIALI DELLA FONDAZIONE “CERCARE ANCORA”

 

 

RECENSIONI

 

BELLOFIORE, CONSIDERAZIONI SU CRISI, EUROPA E… BARBARIE

ALFONSO GIANNI

 

CIOFI, LA BANCAROTTA DEL CAPITALE E LA NUOVA SOCIETA’

GIULIANO BATTISTON

 

BIFO, LA SOLLEVAZIONE DELL’INTELLIGENZA COLLETTIVA

FLORE MURARD-YOVANOVICH