N. 7  Ottobre - Dicembre 2008

 

 

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OPPOSIZIONE E SINISTRA
SOLO UNA RINASCITA DEI CONFLITTI CI PUÒ SALVARE

Se si assume l’obiettivo della costruzione dell’opposizione nell’Italia di oggi, dobbiamo sapere che con questa semplice scelta ci poniamo di fronte a un compito enorme: quello di opporsi concretamente alle politiche del governo, ai poteri economici che producono le ingiustizie del nostro tempo ma, contemporaneamente, c’è anche alla necessità della costruzione di un nuovo senso di appartenenza, di un nuovo senso comune democratico che possa ricostruire le basi di una convivenza oggi drammaticamente limitata da fenomeni di frantumazione sociale e di esclusione.
FAUSTO BERTINOTTI

 

SARKOZY-BERLUSCONI, I PUNTI DI ATTACCO DELLA NUOVA DESTRA DI DIMENSIONI EUROPEE
Ha senso un confronto politico – e ideologico – tra due personaggi in realtà abbastanza dissimili, oggi al governo di due Paesi molto simili e profondamente diversi come la Francia e l’Italia? Certamente sì. La nuova destra non si presenta come eccezione nel panorama continentale, ma ambisce ad aprire un ciclo lungo di potere e di dominio che prefigura processi che potrebbero prodursi in altri Paesi europei.
RINA GAGLIARDI

 

L’OSSESSIONE GOVERNISTA E LO SVUOTAMENTO DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA
Il dibattito sulla forma di governo e la riforma elettorale costituiscono due nodi rilevanti e inscindibili della mutazione in chiave neo-autoritaria dell’organizzazione democratica del nostro Paese. Il mito della stabilità di governo ha sostituito qualsiasi riferimento alla corretta rappresentanza degli interessi sociali.
GAETANO AZZARITI

 

L’ECONOMIA DEL GOVERNO BERLUSCONI.
TRA IL RICATTO DELLA LEGA E LA CRITICA AL MERCATISMO DI TREMONTI

La logica della cosiddetta alternanza ci aveva abituato al rincorrersi di accuse pressoché analoghe tra le forze che di volta in volta stavano al governo o all’opposizione. Tra queste, una delle più ricorrenti è quella di non avere alcuna politica economica, di essere semplicemente succubi delle scelte dei grandi poteri economici internazionali. La politica economica del quarto governo Berlusconi appare, fin dalle sue prime mosse, dotata invece di caratteri piuttosto marcati e decisi.
ALFONSO GIANNI

 

LA CRUDELTÀ SOCIALE DELLE POLITICHE BERLUSCONIANE AFFONDA SULLA SOLIDARIETÀ RIMOSSA
Immigrazione, Mezzogiorno, politiche sociali e del lavoro: qui la politica del governo di centro-destra è più brutale. La novità è che essa si accompagna a un’aggressività diffusa nella popolazione, a un bisogno di punire, di trovare un capro espiatorio. È uno dei risvolti della crisi e del senso di impotenza. Tutto questo ha ormai raggiunto vasti strati del popolo di sinistra. Per questo, non si può non riflettere anche sulle responsabilità del governo Prodi.
ENRICO PUGLIESE

  

IL SOCIAL FORUM EUROPEO DI MALMÖ.
LE DIFFICOLTÀ DEL MOVIMENTO

Le potenzialità dei Social forum sono ben vive, e si sono manifestate ancora nell’appuntamento in Svezia, dove l’europeismo di sinistra ha conosciuto una crescita di consenso espressasi anche nell’agenda conclusiva che significativamente porta come titolo “Cambiare l’Europa”. La rete della Carta dei principi dell’altra Europa, in particolare, si è fatta promotrice di una campagna per la democrazia istituzionale europea e di una contro i poteri e la politica della Banca centrale europea.
FRANCO RUSSO

  

GIOVANI E SINISTRA, SENZA NUOVI SIMBOLI RESTA SOLO L’INCOMUNICABILE ASTRATTEZZA DI UN’ANTICA LITURGIA
Come e perché si è costruito lo straripante spostamento a destra del voto giovanile? Indagare questo problema potrebbe servire a comprendere che cosa, a un livello più profondo dei processi politici e sociali, ha scalzato la sinistra dal tema della trasformazione e del futuro. O anche come la trasformazione e il cambiamento si siano ricollocati nell’immaginario sul terreno dell’individuo, abbandonando invece quello della storia e della dimensione “collettiva”.
ELISABETTA PICCOLOTTI e ANGELA AZZARO

  

DEMOCRAZIA DIFFUSA E MOVIMENTI.
UNA CONVERSAZIONE CON DONATELLA DELLA PORTA

I movimenti riescono ancora a rappresentare un tessuto di democrazia diffusa in grado di bilanciare la crisi della democrazia italiana? Cosa comporta l’ingresso dell’Italia in una fase di democrazia postrappresentativa e a-repubblicana? Sono questi alcuni dei temi del dialogo con la docente dell’Istituto universitario europeo di Firenze che studia la relazione tra movimenti sociali e globalizzazione.
MARCO ASSENNATO

 

MULTIVIDUO CONFLITTUALE.
INTERSTIZI ANOMICI TRA LA METROPOLI COMUNICAZIONALE

Se in-dividuo è traduzione latina dal greco atomon, l’indivisibile nucleo del sociale, l’affermarsi tendenziale di un multi-viduo esprime istanze conflittuali e molteplici basate sulla coesistenza all’interno del medesimo soggetto di una molteplicità di “ii” dalle potenziali identità fluttuanti. Al centro è sempre la trasformazione dei sistemi della produzione e del lavoro. Le nuove istanze performatiche spingono un soggetto irrequieto ad avere un tipo di attivismo sempre meno omologato.
MASSIMO CANEVACCI

 

CONFLITTO E RELAZIONI SINDACALI

L'EUROPA E I SINDACATI: UN DECLINO INARRESTABILE?
E'inopinabile la constatazione che i sindacati europei siano tutti avviati lungo traiettorie discendenti. Il declino attuale nasce, in primo luogo, dalla messa in discussione della radice strutturale a seguito delle trasformazioni del sistema capitalistico negli ultimi trentacinque anni. La modificazione dei sistemi produttivi obbliga il sindacato a elaborare una nuova natura organizzativa.
FRANCESCO GARIBALDO

  

COME USCIRE DALL’ACCERCHIAMENTO DEL SINDACATO? ALCUNE IPOTESI DI RICERCA E DI LAVORO
Se una parte dei sindacati può ritenere (illudendosi) di trovare sostenibili accomodamenti interni alla situazione politica da cui sono circondati, ciò è molto più complicato per la Cgil. La ragione dovrebbe essere di non difficile comprensione per chi ha conoscenza e attenzione a questo sindacato, alla sua storia e al suo presente. Ma il nodo resta il tema della riforma della contrattazione.
TIZIANO RINALDINI

  

QUEL LAVORO SENZA RAPPRESENTANZA SINDACALE E POLITICA. IL CRUCCIO DI CGIL E FIOM
Ha qualcosa a che fare l’impoverimento delle condizioni di chi lavora con la frana politica, sociale e culturale delle sinistre? Questo è il punto centrale da cui partire, salvo sorprendersi a ogni elezione per il voto operaio che si sposta a destra, verso la Lega al nord e verso Berlusconi al sud.
LORIS CAMPETTI

  

CONVERSAZIONE INTORNO AL LAVORO MIGRANTE
Una conversazione tra un sindacalista e l’esperienza della deludente partecipazione al secondo governo Prodi. Una mappa per capire l’esito dell’ultimo Congresso del Prc che ha cambiato la leadership e il baricentro politico del partito.
ALDO GARZIA

 

 

CONFLITTO E RELAZIONI SINDACALI
L’EUROPA E I SINDACATI: UN DECLINO INARRESTABILE?

È inopinabile la constatazione che i sindacati europei siano tutti avviati lungo un professore dell’Università di Modena-Reggio Emilia sui flussi migratori in Italia, le differenti percentuali di concentrazione del fenomeno al nord e al sud, e sul rapporto tra migranti e sindacato.
VALERIO BONDI e MATTEO RINALDINI

 

COME NACQUE E MORÌ IL CONFLITTO DI CLASSE IN ITALIA
Spazio e ruolo del riformismo. Considerazioni critiche a partire da un dibattito sulle colonne de il manifesto del 1973, che già allora tematizzava questioni di grande importanza anche per l’oggi, come la spesa pubblica, l’economia mista, il calcolo economico e sociale. Su cosa la sinistra ha finito per arenarsi?
LUIGI CAVALLARO

 

 

NOTE E COMMENTI

LA SINISTRA IN ITALIA
FORME, CONTENUTI E SENSO CONDIVISO. ALLA SINISTRA NON BASTA QUELLO CHE C’È

Occorre dare voce e corpo a un’opposizione che manca. Non basta mettere insieme i pezzi. Né tanto meno “fare sinistra” può significare prima di tutto dividersi tra due tradizioni, due prospettive politico-culturali, strategiche e tattiche: socialisti e comunisti, riformisti e rivoluzionari, governativi e antagonisti.
MARIA LUISA BOCCIA

 

CONGRESSI, QUESTIONE GOVERNO, CULTURA POLITICA. LE DISAVVENTURE DI RIFONDAZIONE
Dal Congresso di Venezia a quello di Chianciano. Dalla desistenza all’esperienza della deludente partecipazione al secondo governo Prodi. Una mappa per capire l'esito dell'ultimo Congresso del Prc che ha cambiato la leadership e il baricentro politico del partito.
ALDO GARZIA

 

IN BASSO E A SINISTRA. IL CAMMINO DELLA NUOVA RIFONDAZIONE
L’esito del Congresso di Chianciano non è stato affatto la vittoria dei conservatori sugli innovatori. L’attuale maggioranza del Prc sa benissimo che non si possono rilanciare il partito, la sinistra e il conflitto sociale senza una robusta dose di innovazione. Ma il punto in cui si riassumono molte delle innovazioni a cui dobbiamo porre mano è quello del “partito sociale”: un partito che trasforma le modalità elementari dell’azione politica, fuori dalla paralizzante alternativa tra istituzionalismo e propaganda ideologica.
PAOLO FERRERO

 

L’INCIAMPO DI RIFONDAZIONE NON AIUTA A TORNARE NEL VENTRE DELLE COSE
La destra sembra occupare l’intera scena del simbolico, governa proiettando a ritmo continuo il film della propria ideologia. Con una spasmodica attenzione agli strumenti della comunicazione e alla formazione del senso comune. Rifondazione comunista forse aveva cominciato a vivere una storia nuova, fondata su una profonda revisione ideologica della mitologia e dell’ideologia comunista, nel luglio del 2001 a Genova. Ma ora quel filo di ricerca sembra sull’orlo di rompersi.
NICHI VENDOLA

 

 

EDITORIALI

STATI UNITI AL VOTO


QUEL COMPROMESSO DI OBAMA CHE NON TOCCA LE VISCERE DEGLI STATES
Il reaganismo, morto come teoria politico-economica negli anni di George W. Bush, continua tenacemente a vivere nelle pieghe della società americana, malgrado la crisi finanziaria. Barack Obama aveva sperato di raggiungere queste pieghe da candidato. Dovrà raggiungerle, invece, da probabile presidente.
MASSIMO CAVALLINI dagli Stati Uniti

  

FINANZIAMENTO DELLA POLITICA E USO DEL WEB. LE DUE NOVITÀ DI OBAMA
Nella campagna del candidato del Partito democratico ci sono state delle novità su cui vale la pena riflettere. Chssà che non vengano buone anche per l’Italia.
GUIDO MOLTEDO e MARILISA PALUMBO

 

 

RECENSIONI

CESCO CHINELLO, L’AUTOBIOGRAFIA DI UN COMUNISTA VENEZIANO
GILDA ZAZZARA

 

 

SCHEDE

FILOSOFIA E POLITICA IN FORMA DI LETTERA CON MITTENTE PLATONE
m.a.

FAME E SAZIETÀ, BISOGNI E METAFORE. QUANDO IL SOGGETTO HA DESIDERIO
GABRIELE MINIAGIO