Alexis Tsipras - La Sinistra e l’Europa: il nostro urgente compito politico per aiutare i popoli vittime del neoliberismo

alternative per il socialismo n. 23 - ottobre - novembre 2012

 

Spinta dall’evoluzione della crisi economica, l’Unione europea si sta sforzando di riscrivere la politica economica che ha contraddistinto il Dopoguerra in Europa. La gestione politica della crisi del debito sovrano nell’Eurozona - una prevedibile mutazione della crisi finanziaria - si è inscritta nella prospettiva della riorganizzazione istituzionale delle economie degli Stati membri lungo le linee di capitalismo neoliberale anglosassone. L’esperienza della Grecia, da questo punto di vista, ne è un caso calzante.

Quella tendenza di lungo termine si è poi congiunta con le scelte di indirizzo compiute dall’Unione europea a guida tedesca, iniziative che intendono incorporare i programmi di austerità nelle stesse politiche economiche degli Stati membri. L’introduzione del cosiddetto fiscal compact europeo ne è anch’esso un esempio evidente.

La posta in gioco per la Sinistra Europea e le forze progressiste non è tanto la capacità dell’Unione europea - ed esplicitamente dell’Eurozona - di fornire o meno una risposta collettiva alla crisi. Perché questa volontà politica è ormai già visibile a tutti dopo le decisioni assunte il 28-29 giugno dal Consiglio europeo e dopo il successivo annuncio di Mario Draghi - il 6 settembre scorso - del nuovo programma di acquisto di obbligazioni della Banca Centrale Europea. Il punto è quale direzione politica deve prendere questa risposta collettiva, poiché quella che attualmente vediamo in azione sembra invece essere l’«immagine invertita» rispetto alla strategia che dovrebbe assumere la Sinistra Europea.

L’Europa, dunque, deve cambiare, invertire rotta. Abbiamo urgente bisogno di una nuova narrazione per l’Europa, alternativa alla valanga neoliberista. Il partito della Sinistra Europea ha già messo a fuoco alcuni punti principali di un programma politico realistico, progressista e radicale per un’Europa democratica, sociale ed ecologica.

1) Un piano politico immediatamente applicabile che potrebbe ispirare e mobilitare i popoli europei in un processo di trasformazione democratica delle istituzioni dell’Unione europea e le politiche con il coinvolgimento attivo del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali.

2) Un piano politico con un chiaro segnale di stop all’austerità neoliberista, alla recessione, al dumping salariale e sociale, e alla povertà.

3) Un piano politico orientato alla solidarietà dei popoli, piuttosto che alla solidarietà dei banchieri.

Questo è il nostro compito storico. Questa è la nostra sfida. Questo è quello che faremo. Siamo allo stesso tempo pronti e in grado di cambiare l’Europa oggi.

 

*portavoce di Syriza,
Coalizione della Sinistra Radicale greca